Per il secondo anno consecutivo le rimesse dall’Italia verso il resto del mondo (esclusa la Cina) sono aumentate. Secondo i dati Banca d’Italia, al 31 dicembre 2014 il flusso di rimesse in uscita dall’Italia ha raggiunto i 4,5 miliardi di Euro (salgono a 5,3 miliardi se si aggiunge la Cina), con una crescita complessiva, nel biennio 2012-2014 del 9%.
Si tratta di un dato importante, tenendo conto dell’effetto della crisi economica che ha colpito la capacità reddituale dei migranti.
Prosegue invece il percorso di riduzione, verso valori più congrui, delle rimesse verso la Cina, con un impatto in termini di volumi complessivi se si guardano le statistiche senza separare i dati relativi a questo paese. Rimesse che contenevano un’elevata componente commerciale, facendo salire i valori medi pro-capite a cifre non considerabili come rimessa personale. L’inasprimento della normativa, maggiori controlli, lo sforzo degli operatori e della Banca d’Italia nel tentativo di separare la componente commerciale, sta portando ad un graduale ridimensionamento del fenomeno.
Daniele Frigeri (Direttore CeSPI)